Cos’è e come viene utilizzato il verde indocianina nella chirurgia mininvasiva
Negli ultimi anni, la chirurgia mininvasiva ha compiuto enormi passi avanti, grazie all’integrazione di tecnologie sempre più avanzate, in grado di aumentare la sicurezza, l’efficacia e la precisione degli interventi.
Tra queste, il verde indocianina (ICG – indocyanine green) è una delle innovazioni più rilevanti: si tratta di un colorante fluorescente che, in ambito medico, viene impiegato per visualizzare in tempo reale strutture anatomiche interne altrimenti non distinguibili a occhio nudo. Questa sostanza, una volta iniettata nel corpo del paziente, si lega alle proteine plasmatiche e, grazie a una specifica fonte di luce a infrarossi, emette fluorescenza, permettendo al chirurgo di vedere con maggiore definizione vasi sanguigni, linfonodi e altri tessuti.
Il verde indocianina, infatti, si è dimostrato particolarmente utile in chirurgia laparoscopica e robotica, dove una visione dettagliata e accurata è fondamentale per evitare complicanze e garantire risultati ottimali.
Scopriamo quindi come funziona il verde indocianina, quando viene utilizzato e tutti i vantaggi clinici e tecnici per chirurgo e paziente.
Fluorescenza con verde indocianina: come funziona e quando si utilizza
Il principale vantaggio del verde indocianina (ICG) in sala operatoria è quindi legato alla sua capacità di emettere fluorescenza. Una volta iniettato per via endovenosa o direttamente nei tessuti, il colorante si lega alle proteine plasmatiche e, se esposto a una sorgente di luce a infrarossi, emette una caratteristica luce verde brillante. Ciò consente al chirurgo di visualizzare con estrema nitidezza strutture altrimenti difficili da distinguere.
Grazie a questa tecnologia, l’uso della fluorescenza con verde indocianina ha rivoluzionato diversi ambiti della chirurgia mininvasiva, poiché consente di:
- Valutare la perfusione tissutale, utile per controllare la vitalità di organi o segmenti intestinali prima e dopo una resezione.
- Identificare in modo preciso i dotti biliari durante una colecistectomia laparoscopica, con un minor rischio di lesioni intraoperatorie.
- Eseguire una mappatura linfonodale in oncologia (ginecologica, colorettale, urologica, esofago-gastrica), per individuare con precisione i linfonodi sentinella.
- Localizzare lesioni tumorali o strutture anatomiche altrimenti poco visibili con le tecniche tradizionali.
- Verificare la tenuta delle anastomosi intestinali, contribuendo a ridurre il rischio di fistole e complicanze post-operatorie.
Le moderne torri laparoscopiche e i sistemi di chirurgia robotica – come il robot Da Vinci – integrano perfettamente questa tecnologia, offrendo al chirurgo una guida visiva avanzata e selettiva dei tessuti grazie alla modalità “near-infrared” (NIR).
Applicazioni cliniche del verde indocianina in chirurgia mininvasiva e laparoscopica
Il verde indocianina è oggi uno strumento consolidato in diverse branche della chirurgia, in particolare in ambito mininvasivo e laparoscopico, dove la visualizzazione intraoperatoria gioca un ruolo chiave nella precisione dell’intervento e, di conseguenza, sulla prognosi del paziente.
Grazie alla sua capacità di fornire una guida visiva in tempo reale, l’ICG consente al chirurgo di eseguire procedure più accurate, sicure e meno traumatiche. Questo si traduce, per il paziente, in un minor rischio di complicanze, degenze più brevi e tempi di recupero più rapidi.
Tra le principali applicazioni cliniche ci sono:
- Chirurgia colorettale, per valutare la perfusione intestinale prima dell’anastomosi e ridurre il rischio di deiscenze e complicanze post-operatorie.
- Chirurgia epatobiliare, per l’identificazione chiara dei dotti biliari durante la colecistectomia e la valutazione della vascolarizzazione epatica, utile anche nei casi di resezione parziale del fegato.
- Chirurgia oncologica, per la stadiazione dei tumori colorettali, delle patologie oncologiche esofago-gastriche, o in ambito ginecologico e urologico, attraverso il tracciamento linfatico.
- Chirurgia del pavimento pelvico, per una migliore identificazione e conservazione di strutture nervose e vascolari.
Quanto è sicuro l’utilizzo del verde indocianina?
Il verde indocianina è uno strumento estremamente utile in chirurgia mininvasiva, ma il suo impiego richiede esperienza, competenza e un’attenta selezione del paziente. Pur essendo generalmente ben tollerato, non è privo di potenziali effetti collaterali e deve essere utilizzato con cautela in contesti clinici appropriati.
In rari casi, il verde indocianina può provocare reazioni allergiche, soprattutto nei pazienti con ipersensibilità allo iodio, poiché il composto ne contiene in tracce. È quindi fondamentale eseguire un’anamnesi accurata e segnalare eventuali allergie prima della somministrazione.
Per questo motivo, il suo utilizzo in sala operatoria è limitato a chirurghi esperti, adeguatamente formati nell’impiego delle tecnologie a fluorescenza e nella chirurgia mininvasiva, laparoscopica o robotica. Non si tratta di una tecnica standardizzata in tutti i centri, ma di una risorsa avanzata, disponibile solo in strutture dotate di strumentazione adeguata e personale altamente qualificato.
Tra i professionisti che impiegano abitualmente questa tecnologia, il Prof. Marcello Gasparrini, chirurgo esperto in chirurgia robotica e laparoscopica, integra l’uso del verde di indocianina nei propri interventi per aumentarne la sicurezza, la precisione e l’efficacia, soprattutto in ambito oncologico, gastrointestinale, esofago-gastrico e pelvico.
Vuoi sapere se l’uso del verde indocianina può rappresentare un vantaggio per il tuo intervento? Contattaci per prenotare una valutazione specialistica personalizzata: potrai ricevere indicazioni dettagliate, sicure e su misura per il tuo caso.