Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Tumore del colon-retto: l’importanza dello screening con sangue occulto 

screening sangue occulto

Cosa sapere sullo screening del sangue occulto come strumento di prevenzione 

Il tumore del colon-retto è una delle neoplasie più frequenti nella popolazione adulta, ma anche una delle più prevenibili: la diagnosi precoce, infatti, consente di individuare alterazioni potenzialmente pericolose prima ancora che si manifestino i sintomi.  

Uno degli strumenti più efficaci in questo senso è lo screening del sangue occulto nelle feci, un test semplice e non invasivo, in grado di fare la differenza. 

Tuttavia, nonostante la sua efficacia e diffusione, molti pazienti non conoscono davvero come funziona, quando farlo o cosa succede in caso di positività. In questo articolo, allora, vedremo insieme come il test del sangue occulto può aiutare a prevenire il tumore del colon, chi dovrebbe eseguirlo, ogni quanto tempo e cosa aspettarsi. 

 

Ecco come si svolge il test del sangue occulto  

Il test del sangue occulto nelle feci (FOBT, Fecal Occult Blood Test) è un esame diagnostico che rileva la presenza di tracce di sangue non visibili a occhio nudo, che potrebbero essere il segnale di piccole lesioni a livello intestinale. Queste lesioni non sempre sono sintomatiche, ma possono rappresentare un campanello d’allarme per polipi adenomatosi o tumori del colon in fase iniziale. 

Il test si effettua in modo molto semplice: 

  • Viene consegnato un kit per la raccolta delle feci, da utilizzare comodamente a casa; 
  • Il campione viene poi consegnato in farmacia o nel centro indicato dal proprio medico; 
  • Il risultato sarà disponibile in pochi giorni. 

Se il test risulta negativo, sarà sufficiente ripeterlo ogni due anni (salvo diversa indicazione clinica). Se invece è positivo, viene proposto un approfondimento diagnostico – in genere una colonscopia – per verificare la causa del sanguinamento. 

Chi deve fare lo screening del sangue occulto e con quale frequenza 

Lo screening con sangue occulto non è riservato solo a chi ha già sintomi: al contrario, è pensato per intercettare eventuali anomalie prima che si manifestino segnali evidenti, e aumentare, così, le possibilità di intervenire in tempo. Proprio per questo motivo, è uno strumento che viene proposto in modo sistematico alla popolazione ritenuta a rischio in base all’età e ad altri fattori clinici.  

In generale, il programma di screening nazionale per il tumore del colon-retto in Italia è rivolto a donne e uomini tra i 50 e i 74 anni, ed è prevista una frequenza biennale. Questo test è totalmente gratuito se incluso nei programmi regionali. 

Tuttavia, la prevenzione può iniziare anche prima dei 50 anni in presenza di: 

  • Storia familiare di tumori o polipi intestinali 
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali (come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn) 
  • Presenza di sintomi intestinali persistenti, come sangue nelle feci, dolori addominali, alterazioni dell’alvo (stitichezza alternata a diarrea) 

In questi casi sarà il medico a consigliare quando iniziare lo screening o passare direttamente ad esami di secondo livello. 

Prevenire e curare il tumore del colon: dalla diagnosi al trattamento  

La finalità dello screening del sangue occulto non è solo quella di scoprire un tumore, ma soprattutto di intercettare precocemente i polipi adenomatosi, lesioni benigne che – se rimosse in tempo – non evolvono in neoplasia. 

Ecco cosa accade se il test risulta positivo: 

  • Viene prescritta una colonscopia, l’esame endoscopico che consente di visualizzare direttamente l’interno del colon e del retto. 
  • Durante la colonscopia è possibile rimuovere eventuali polipi ed effettuare biopsie in caso di lesioni sospette. 
  • In caso di diagnosi confermata, viene definito un percorso terapeutico personalizzato, che può includere anche la chirurgia mininvasiva. 

In caso di positività, quindi, non bisogna farsi prendere dall’ansia, ma affidarsi a uno specialista esperto, che possa valutare correttamente la situazione e guidare ogni passo successivo. 

Il Prof. Marcello Gasparrini, specialista in chirurgia oncologica del tratto gastrointestinale e tecniche mininvasive, è da anni impegnato nella diagnosi e nel trattamento dei tumori del colon-retto, attraverso approcci personalizzati e tecnologie avanzate 

Se hai ricevuto un test positivo o presenti sintomi intestinali persistenti, contattaci per richiedere una valutazione approfondita per definire con chiarezza il tuo percorso diagnostico e terapeutico. 

Richiedi maggiori informazioni