Laparocele: cos’è, quando intervenire e perché è importante riconoscerlo in tempo
Il laparocele è una complicanza che può comparire dopo un intervento chirurgico all’addome, quando una parte del contenuto addominale (come intestino o tessuto adiposo) protrude attraverso un punto debole nella parete muscolare, solitamente in corrispondenza di una cicatrice chirurgica.
Spesso sottovalutato, soprattutto nelle fasi iniziali, il laparocele può evolversi gradualmente fino a causare fastidio, dolore, difficoltà nei movimenti o, in alcuni casi, complicazioni più serie. Ma in presenza di laparocele, quando è necessario intervenire con la chirurgia?
Conoscere i fattori di rischio, i sintomi e le opzioni di trattamento è il primo passo per affrontare il problema nel modo più efficace e decidere il momento più adatto per un’eventuale correzione chirurgica. Approfondiamo l’argomento!
Perché si forma il laparocele? Cause e fattori di rischio
Come anticipato, il laparocele – chiamato anche ernia incisionale – è una condizione post-operatoria che si manifesta nella sede di una precedente incisione chirurgica. Sono diversi i fattori che possono ostacolare il normale processo di cicatrizzazione.
Tra le cause più comuni del laparocele troviamo:
- Infezioni del sito chirurgico, che rallentano o ostacolano la chiusura dei tessuti.
- Aumento della pressione intra-addominale, dovuto a sforzi eccessivi, tosse cronica o stitichezza o ascite.
- Obesità, che sollecita costantemente la parete addominale e favorisce la formazione di cedimenti.
- Età avanzata o debolezza del tessuto connettivo, che riducono l’elasticità e la capacità di riparazione dell’organismo.
Anche fattori legati all’intervento chirurgico stesso giocano un ruolo importante: ad esempio, la posizione e la lunghezza dell’incisione, la tecnica di chiusura adottata e la tipologia dell’operazione (soprattutto se urgente o complessa) possono influenzare il rischio di sviluppare un laparocele.
Come riconoscere il laparocele e i sintomi più comuni da riconoscere
Quando la parete addominale, in seguito a un intervento, non si chiude correttamente, si crea un punto di debolezza da cui possono fuoriuscire tessuti o anse intestinali. Il contenuto erniario si sposta quindi sotto la cute e forma una tumefazione visibile e, in alcuni casi, dolorosa.
Il sintomo più caratteristico di laparocele è proprio la comparsa di un rigonfiamento nella zona della cicatrice chirurgica, che può diventare più evidente in posizione eretta o durante uno sforzo fisico, mentre può ridursi quando ci si sdraia.
In presenza di laparocele, altri sintomi da non sottovalutare sono:
- Dolore localizzato o diffuso nella zona del rigonfiamento, che può estendersi o peggiorare con i movimenti.
- Sensazione di tensione o peso addominale.
- Limitazione nei movimenti o nel compiere sforzi, come difficoltà a sollevare pesi o camminare a lungo.
- Nausea, vomito o disturbi intestinali, in presenza di un’ostruzione parziale.
Il rischio principale legato al laparocele è l’incarceramento, ovvero il blocco del contenuto erniario, che può evolvere in strozzamento: una condizione in cui l’afflusso di sangue ai tessuti viene compromesso, con potenziali danni irreversibili: condizioni che richiedono un intervento chirurgico urgente.
Cura del laparocele: quando intervenire con la chirurgia e a chi rivolgersi
Uno dei dubbi più comuni riguarda il momento giusto per operare il laparocele: come sapere quando intervenire? Non sempre è necessario agire nell’immediato, ma la chirurgia è generalmente indicata quando si presentano una o più di queste condizioni:
- Sintomi evidenti, come dolore, fastidio o difficoltà funzionali nei movimenti quotidiani.
- Aumento progressivo del volume della tumefazione.
- Rischio aumentato di complicanze, come incarceramento o strangolamento delle anse;
- Aspetti funzionali o estetici rilevanti, soprattutto nei pazienti più giovani o attivi.
L’intervento chirurgico ha l’obiettivo di riparare il difetto della parete addominale, spesso con l’impiego di una rete protesica per rinforzare la zona interessata.A seconda del quadro clinico, è possibile intervenire con tecniche mininvasive come la laparoscopia o la chirurgia robotica, che garantiscono tempi di recupero più brevi, minore dolore post-operatorio e migliori risultati estetici.
Il Prof. Marcello Gasparrini, specialista in chirurgia mininvasiva e proctologica, è esperto nella plastica laparoscopica dei laparoceli. Ogni intervento viene pianificato con un approccio personalizzato in base all’estensione del difetto, alle condizioni del paziente e alla sua storia chirurgica. L’esperienza e l’adozione di tecniche avanzate consentono di ridurre il rischio di recidiva e migliorare significativamente il decorso post-operatorio.
Se hai notato un rigonfiamento nella zona di una vecchia cicatrice chirurgica o sospetti la presenza di un laparocele, contattaci per prenotare una visita specialistica.