Dolore all’addome? Ecco cosa sono e come si formano i calcoli alla colecisti
La formazione dei calcoli biliari, noti anche come calcoli della colecisti, è un fenomeno molto più comune di quanto si pensi. Infatti, con l’avanzare dell’età, e in presenza di determinati fattori di rischio, aumenta la possibilità che la bile, una sostanza prodotta dal fegato e immagazzinata nella colecisti, tenda a cristallizzarsi e a formare piccoli aggregati solidi.
Ma come si formano i calcoli alla colecisti esattamente? E quando è necessario rivolgersi alla chirurgia per asportarli?
Scopriamolo insieme in questo articolo.
Perché vengono i calcoli alla cistifellea e chi è più a rischio
Il processo ha origine quando la composizione della bile si altera. Normalmente, infatti, questa contiene acqua, sali biliari, colesterolo, lecitina e pigmenti, ma quando la concentrazione di colesterolo aumenta o quella di sali biliari diminuisce, la bile diventa più densa e stagnante, e ciò favorisce la precipitazione di cristalli. Questi, nel tempo, si aggregano fino a dare origine ai calcoli.
Il rallentamento del flusso biliare e la permanenza prolungata della bile nella colecisti sono altri elementi che facilitano la cristallizzazione. Per questo motivo, la calcolosi è più frequente in condizioni di ridotta motilità della colecisti, come durante lunghi periodi di digiuno o in presenza di determinate patologie.
Oltre ai meccanismi biochimici, ci sono vari fattori che spiegano perché vengono i calcoli alla cistifellea. Non tutti, infatti, sono esposti allo stesso rischio.
Tra i principali fattori predisponenti troviamo:
- Età e sesso. I calcoli sono più frequenti nelle donne e dopo i 40 anni.
- Familiarità. Una predisposizione genetica può favorire la formazione di calcoli.
- Alimentazione ricca di grassi e povera di fibre. Una dieta squilibrata contribuisce, infatti, ad alterare la composizione della bile.
- Sovrappeso e obesità. Sono infatti condizioni associate a una maggiore escrezione di colesterolo nella bile.
- Diete drastiche o digiuni prolungati. Riducono la contrazione della colecisti e favoriscono la stasi biliare.
- Gravidanza e terapie ormonali. Gli estrogeni aumentano la saturazione di colesterolo nelle escrezioni biliari.
5 sintomi che indicano una calcolosi biliare in corso
La maggior parte delle persone scopre di avere i calcoli alla colecisti in modo occasionale, durante esami eseguiti per altri motivi. Va sottolineato che molti soggetti che soffrono di questa patologia possono rimanere asintomatici per anni.
Tuttavia, quando i calcoli si spostano o bloccano il normale deflusso della bile, si manifestano sintomi ben riconoscibili. I principali includono:
- Dolore improvviso e intenso nella parte superiore destra dell’addome, talvolta irradiato alla schiena o alla spalla destra.
- Nausea e vomito.
- Difficoltà digestive, soprattutto dopo pasti ricchi di grassi.
- Febbre e brividi, in caso di colecistite (infiammazione della colecisti).
- Colorazione giallastra della pelle e degli occhi (ittero), se i calcoli bloccano le vie biliari principali.
La presenza di sintomi, soprattutto se ricorrenti o associati a complicanze, rappresenta un campanello d’allarme che richiede una valutazione specialistica.
Calcoli alla colecisti: ecco quando conviene operare e a chi rivolgersi
Non tutti i calcoli richiedono un trattamento chirurgico immediato ma, in determinate circostanze, l’intervento diventa la soluzione più sicura ed efficace.
In linea generale, si interviene chirurgicamente quando:
- i calcoli causano coliche biliari ricorrenti;
- si sviluppa una colecistite acuta;
- sono presenti complicanze come pancreatite o ittero ostruttivo;
- esistono calcoli di grandi dimensioni che aumentano il rischio di tumore della colecisti.
In questi casi, l’intervento di riferimento è la colecistectomia laparoscopica, una procedura chirurgica mininvasiva che prevede la rimozione completa della colecisti attraverso piccole incisioni.
Questo approccio garantisce:
- tempi di recupero più rapidi;
- minore dolore post-operatorio;
- rischio ridotto di infezioni;
- ottimi risultati funzionali ed estetici.
Il Prof. Marcello Gasparrini, specialista in chirurgia laparoscopica e robotica, esegue regolarmente interventi di colecistectomia mininvasiva, valutando attentamente ogni caso per proporre il percorso terapeutico più appropriato e sicuro per il paziente.
Se hai ricevuto una diagnosi di calcoli alla colecisti o soffri di coliche biliari ricorrenti, contattaci e prenota una visita specialistica.