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SOS sangue nelle feci! Guida alle cause e quando preoccuparsi 

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Da cosa dipende il sangue nelle feci? Cause, segnali e come comportarsi 

La presenza di sangue nelle feci è un sintomo che può generare comprensibile preoccupazione, ma da cosa può dipendere? Le origini possono essere molteplici e spaziare da condizioni comuni e benigne, come le emorroidi, fino a patologie più serie che richiedono un’attenta valutazione medica. 

Prima di lasciarsi prendere dall’ansia, è importante quindi capire che la comparsa di sangue nelle feci non ha cause necessariamente gravi, ma rappresenta comunque un campanello d’allarme da non sottovalutare. Intervenire in modo tempestivo e mirato è il primo passo per affrontare qualsiasi sintomi. 

Per questo, analizzeremo nel dettaglio quali sono le principali cause del sangue nelle feci, i segnali a cui prestare attenzione e quando è il momento giusto per rivolgersi a uno specialista. 

 

Sangue nelle feci: ecco le cause più frequenti e possibili origini 

Le cause del sangue nelle feci possono essere suddivise in due grandi gruppi, a seconda della zona in cui si verifica il sanguinamento: le cause ano-rettali, localizzate nel tratto terminale dell’intestino, e le cause intestinali o sistemiche, che coinvolgono porzioni più alte del colon o dell’intestino tenue. 

Le origini ano-rettali sono le più frequenti e, spesso, di natura non grave. Il sangue è solitamente rosso vivo, ben visibile sulla carta igienica, sulle feci o nel water, e compare soprattutto durante o subito dopo l’evacuazione. I motivi alla base possono essere: 

  • Emorroidi. Le classiche vene gonfie del canale anale, che sotto sforzo (come durante la defecazione) possono rompersi e sanguinare. 
  • Ragadi anali. Piccole lesioni della mucosa anale che che si formano spesso in seguito a stitichezza o evacuazioni difficoltose, causando dolore intenso e sanguinamento. 
  • Fistole e ascessi anali. Infezioni o infiammazioni più profonde che possono causare perdite di pus e sangue, spesso associate a gonfiore, dolore locale e febbre. 

Per quanto riguarda le cause intestinali o sistemiche, il sangue è più scuro, miscelato alle feci o addirittura simile al catrame (in gergo medico melena), segno che proviene da tratti più alti del tubo digerente. Alcune di queste condizioni richiedono un inquadramento specialistico accurato, come ad esempio: 

  • Diverticoli del colon. Piccole sacche che si formano nella parete intestinale e possono infiammarsi (diverticolite) o sanguinare, a volte anche in modo importante. 
  • Polipi intestinali. Sporgenze benigne della mucosa intestinale che, pur essendo inizialmente innocue, possono talvolta sanguinare e, in rari casi, trasformarsi in forme tumorali. Per questo vanno tenuti sotto controllo. 
  • Tumore del colon-retto. Una delle cause più serie. All’inizio può non dare sintomi evidenti, ma il sangue nelle feci – visibile o occulto – può essere uno dei primi segnali, insieme a cambiamenti dell’alvo (stipsi o diarrea), sensazione di svuotamento incompleto o perdita di peso inspiegabile. 
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali. Come la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn: patologie croniche che provocano infiammazione continua dell’intestino, causando dolore, diarrea frequente e sanguinamento ricorrente.  

Quando preoccuparsi se c’è sangue nelle feci e cosa fare

Non tutti i sanguinamenti intestinali indicano una patologia importante, ma anche un singolo episodio di sangue nelle feci merita attenzione, soprattutto se non è riconducibile a cause già note o se si presenta in modo improvviso.  

Alcuni segnali, però, devono essere considerati indicatori di un possibile problema grave. È, quindi, bene iniziare a trattare seriamente la questione se: 

  • Il sanguinamento si presenta più volte o con una certa continuità 
  • È associato a dolore addominale, perdita di peso o anemia 
  • Le feci si presentano nere o molto scure, segno di un sanguinamento più alto 
  • Sono presenti alterazioni dell’alvo (stitichezza persistente o diarrea cronica) 
  • Si ha familiarità per patologie intestinali o tumori del colon 

Cosa fare in questi casi? Evitare l’autodiagnosi e prenotare una visita specialistica è sempre la scelta più sicura: solo una valutazione clinica potrà stabilire l’origine del sintomo e l’eventuale percorso diagnostico (rettoscopia, colonscopia, esami del sangue, ecc.). 

 

In caso di presenza di sangue nelle feci, a chi rivolgersi per una diagnosi corretta? 

La figura di riferimento in caso di sangue nelle feci è il chirurgo coloproctologo o proctologo, specialista nella diagnosi e nel trattamento delle patologie dell’ano, del retto e del colon. 

È il medico più indicato per valutare: 

  • il tipo di sanguinamento; 
  • l’eventuale necessità di esami endoscopici; 
  • la presenza di patologie proctologiche o intestinali; 
  • l’indicazione a un trattamento conservativo o chirurgico. 

Affidarsi a un professionista esperto consente di ricevere una diagnosi accurata e di impostare una terapia personalizzata, evitando sia allarmismi inutili sia trascuratezze che potrebbero rivelarsi rischiose. 

Il Prof. Marcello Gasparrini è specialista in chirurgia generale, laparoscopica e robotica, con una lunga esperienza nella diagnosi e nel trattamento delle patologie colorettali, sia benigne che oncologiche. La sua attività clinica e chirurgica comprende anche l’ambito proctologico, con un approccio mininvasivo e sempre personalizzato. 

Hai notato la presenza di sangue nelle feci e vuoi capirne le cause? Contattaci per prenotare una visita specialistica per una valutazione completa.  

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