Chirurgia per Rettocolite Ulcerosa a Roma
Emergenze: quando l’operazione non può aspettare
La colite tossica è una grave emergenza. Alla comparsa di segni di colite tossica o megacolon tossico imminente, si attiva subito la gestione intensiva e si valuta precocemente l’intervento chirurgico se non c’è un miglioramento netto in 24–48 ore, per prevenire perforazione e sepsi.
Gestione iniziale pre-chirurgica (urgenza):
- sospendere antidiarroici;
- digiuno + sondino intestinale a aspirazione intermittente;
- terapia idroelettrolitica EV;
- corticosteroidi EV;
- antibiotici EV
Se il trattamento intensivo non migliora nettamente il quadro entro 24–48 h, è indicata l’operazione in urgenza.
Interventi chirurgici nella Rettocolite Ulcerosa a Roma
- Colectomia di emergenza nelle emorragie massive, colite tossica fulminante o perforazione.
- Procedura di scelta: colectomia subtotale con affondamento del moncone rettosigmoideo (spesso meglio tollerata della proctocolectomia totale in acuto).
- Secondo tempo ricostruttivo/elettivo:
- Rimozione del moncone rettosigmoideo residuo oppure
- Anastomosi ileo-anale con reservoir pelvico (pouch ileoanale/IPAA), con o senza mucosectomia rettale.
- Alternative: ileostomia permanente o ileostomia continente.
Nota: sebbene il moncone rettale possa essere lasciato in sede e in questo caso è opportuno eseguire una mucosectomia. È doveroso prendere in considerazione la proctectomia al fine di evitare la ripresa locale di malattia o l’eventuale degenerazione neoplastica.
Chirurgia elettiva per Rettocolite Ulcerosa a Roma: quando indicare l’intervento
- Displasia mucosa o sospetto carcinoma.
- Stenosi sintomatiche.
- Ritardo di crescita in età pediatrica.
- Malattia cronica intrattabile con grave invalidità o dipendenza da corticosteroidi.
- Rare manifestazioni extraintestinali severe (es. pioderma gangrenoso) correlate all’attività di malattia.
La proctocolectomia totale elimina definitivamente la colite ulcerosa. Oggi si privilegiano soluzioni che evitano l’ileostomia permanente quando possibile (es. pouch ileoanale). È fondamentale un percorso di preparazione e supporto psicologico/logistico pre e post operazione.
Chirurgia per Morbo di Crohn a Roma
L’intervento chirurgico è indicato soprattutto per ostruzioni intestinali ricorrenti, fistole e ascessi intrattabili.
- Procedura tipica: resezione del segmento intestinale macroscopicamente coinvolto (migliora i sintomi ma non cura la malattia).
- Recidive: >70% endoscopiche a 1 anno e >85% a 3 anni; cliniche ~25–30% a 3 anni e 40–50% a 5 anni; ~50% richiede un nuovo intervento nel tempo.
- La profilassi postoperatoria precoce (es. mesalamina ≥2 g/die, metronidazolo o 6-mercaptopurina) può ridurre le recidive.
Quando l’operazione è eseguita per complicanze specifiche o per fallimento della terapia medica, la qualità di vita tende a migliorare.
Chirurgia robotica nella rettocolite ulcerosa e nel morbo di Crohn a Roma
Nei pazienti con rettocolite ulcerosa, la chirurgia robotica (Da Vinci Xi) è particolarmente utile nella fase ricostruttiva elettiva della proctocolectomia totale con anastomosi ileo-anale e pouch (IPAA): durante questa operazione la piattaforma consente dissezione fine nel bacino stretto, risparmio dei nervi autonomi pelvici, visualizzazione ingrandita dei piani mesorettali e sutura precisa del reservoir, con potenziale riduzione di sanguinamento, dolore e tempi di recupero; è invece poco indicata nelle urgenze (megacolon/colite tossica), dove l’intervento spesso è open o ibrido.
Nel morbo di Crohn, l’approccio robotico trova impiego selettivo in resezioni ileocecali/ileocoliche e nel trattamento di fistole scelte, facilitando un’adesiolisi più atraumatica, il controllo dei vasi del mesentere ispessito e ricostruzioni conservative; resta fondamentale il timing chirurgico (prima controllo di sepsi/ascessi) e la selezione dei casi, perché nelle malattie diffuse o multifocali l’operazione robotica non è sempre la scelta migliore.
A Roma, proponiamo un intervento personalizzato (robotico, laparoscopico o tradizionale) in base a indicazioni cliniche, comorbidità e obiettivi funzionali.