L’emorroidectomia è un intervento chirurgico finalizzato alla rimozione delle emorroidi interne ed esterne che causano sintomi significativi, come sanguinamento, dolore o prolasso. Questa procedura viene generalmente riservata ai pazienti che non hanno risposto positivamente ai trattamenti conservativi, come la terapia medica o le procedure minimamente invasive.
Esistono diverse tecniche di emorroidectomia, tra cui:
Emorroidectomia aperta (Milligan-Morgan): prevede la rimozione delle emorroidi con ferite lasciate aperte per la guarigione secondaria.
Emorroidectomia chiusa (Ferguson): in cui le ferite vengono suturate dopo l’escissione.
Emorroidectomia con stapler (Longo): nota come mucoprolassectomia, utilizza una suturatrice meccanica per riposizionare e rimuovere il tessuto emorroidario prolassato.
L’intervento ha una durata media di 30-40 minuti e può essere eseguito con anestesia generale, spinale o locale, a seconda delle condizioni del paziente. La decisione sul tipo di anestesia viene presa in accordo tra il chirurgo, l’anestesista e il paziente stesso.
Indicazioni e Vantaggi
L’emorroidectomia è indicata nei pazienti con:
Emorroidi di grado III-IV sintomatiche e refrattarie ad altri trattamenti.
Emorroidi trombizzate con episodi ricorrenti.
Sanguinamenti persistenti che compromettono la qualità di vita.
I principali vantaggi della chirurgia includono:
Risoluzione definitiva del problema emorroidario.
Riduzione del rischio di recidive rispetto ai trattamenti meno invasivi.
Miglioramento della qualità della vita nei pazienti con sintomatologia severa.
Recupero
Il periodo post-operatorio richiede un’adeguata gestione del dolore e una dieta ricca di fibre per facilitare il transito intestinale. La maggior parte dei pazienti può tornare alle normali attività entro 2-4 settimane. Con un’adeguata prevenzione, inclusa una dieta equilibrata e l’adozione di uno stile di vita sano, il rischio di recidive può essere significativamente ridotto.