Cosa sono le emorroidi
Le emorroidi sono dilatazioni venose fisiologiche presenti nel canale anale. Quando si infiammano o si ingrossano, possono provocare sintomi fastidiosi come prurito, dolore, bruciore e sanguinamento. La patologia emorroidaria è molto comune e può colpire uomini e donne di ogni età, anche se è più frequente dopo i 40 anni.
Esistono emorroidi interne e emorroidi esterne. Le prime si trovano all’interno del canale anale, mentre le seconde si manifestano all’esterno dell’ano e sono spesso visibili e palpabili.
Sintomi delle emorroidi
I sintomi delle emorroidi variano in base alla loro localizzazione e al grado di gravità. I segnali più comuni includono:
- Dolore anale, talvolta molto intenso
- Prurito, fastidio e senso di peso rettale
- Sanguinamento anale, soprattutto dopo la defecazione (emorroidi sanguinanti)
- Gonfiore e protuberanze palpabili nella zona anale (emorroidi esterne)
- Trombosi emorroidaria, che si manifesta con un rigonfiamento doloroso e duro (emorroidi trombizzate)
Nei casi più gravi, le emorroidi possono uscire dal canale anale e rientrare solo manualmente. In questo caso si parla di prolasso emorroidario.
Cause delle emorroidi
Le cause delle emorroidi possono essere molteplici e spesso legate allo stile di vita:
- Stitichezza cronica o sforzi durante la defecazione
- Sedentarietà prolungata
- Obesità
- Gravidanza: le emorroidi in gravidanza sono frequenti per via dell’aumento della pressione addominale
- Dieta povera di fibre e ricca di grassi
- Predisposizione familiare
Differenza tra emorroidi e ragadi
Una delle domande più comuni riguarda la differenza tra emorroidi e ragadi.
- Le emorroidi sono dilatazioni venose, visibili come noduli o protuberanze, e possono causare dolore, prurito e sanguinamento.
- Le ragadi anali sono piccole lesioni o taglietti nella mucosa dell’ano, molto dolorosi soprattutto durante l’evacuazione. Anche le ragadi possono sanguinare e generare spasmo dello sfintere anale.
In alcuni casi, emorroidi e ragadi possono coesistere, rendendo il quadro clinico più complesso.
Rimedi per le emorroidi
Esistono diversi rimedi per le emorroidi, che variano in base alla gravità dei sintomi:
1. Cure rapide e farmaci da banco
- Pomate per emorroidi (a base di cortisone, anestetici locali o vasoprotettori)
- Supposte
- Integratori flebotonici a base di diosmina o flavonoidi
- Bagni tiepidi per alleviare l’irritazione
Molti pazienti cercano una cura rapida per le emorroidi, ma è fondamentale affidarsi al parere del medico per evitare trattamenti fai-da-te inefficaci o dannosi.
2. Come sgonfiare le emorroidi esterne
- Applicare impacchi freddi o ghiaccio protetto da un panno
- Usare pomate antinfiammatorie
- Evitare di stare seduti troppo a lungo
- Seguire una dieta corretta e idratarsi
Cura delle emorroidi interne ed esterne
- Le emorroidi interne possono essere trattate con farmaci e, nei casi più avanzati, con tecniche ambulatoriali come legatura elastica, scleroterapia o intervento chirurgico.
- Le emorroidi esterne richiedono una valutazione specifica. Se trombizzate o molto dolorose, può essere necessaria una piccola incisione per rimuovere il coagulo.
Quando serve l’intervento per emorroidi
L’intervento per le emorroidi diventa necessario quando i sintomi non migliorano con le cure conservative o quando le emorroidi sono molto voluminose, dolorose o prolassate.
Intervento emorroidi: tipologie
- Emorroidectomia tradizionale
- Tecniche mini-invasive come la dearterializzazione (THD) o con emorroidectomia metodo Longo
Operazione emorroidi: tempi di recupero
Dopo l’operazione per le emorroidi, il recupero varia da pochi giorni a 2-3 settimane. La maggior parte dei pazienti torna a una vita normale in tempi brevi, seguendo alcune accortezze post-operatorie.
Emorroidi: cosa mangiare e cosa evitare
Cibi consigliati
- Verdura cotta e cruda, frutta fresca (con buccia se tollerata)
- Cereali integrali
- Legumi (in quantità moderata)
- Abbondante acqua (almeno 1,5–2 litri al giorno)
Emorroidi frutta da evitare
- Frutta troppo acida (come agrumi in eccesso)
- Frutta secca in grandi quantità, che può risultare irritante
- Banane acerbe, che possono peggiorare la stitichezza
Emorroidi: quando preoccuparsi
È importante rivolgersi al medico in presenza di:
- Sanguinamento persistente
- Dolore acuto e improvviso
- Emorroidi che non si riducono spontaneamente
- Disturbi della defecazione associati a dimagrimento o alterazioni dell’alvo
Un consulto precoce evita peggioramenti e consente di definire la cura più efficace per le emorroidi interne ed esterne.
FAQ – Emorroidi e Ragadi
1. Emorroidi esterne quanto durano?
Dipende dalla causa e dal trattamento. In genere, le emorroidi esterne non complicate possono durare da pochi giorni a una settimana. Se trombizzate, il dolore può durare anche 10–14 giorni. Potrebbero però non sgonfiarsi del tutto nel caso in cui siano di 3-4 grado.
2. Qual è la differenza tra emorroidi e ragadi?
Le emorroidi sono vene dilatate, le ragadi sono piccole lacerazioni della mucosa anale. Entrambe possono provocare dolore e sanguinamento, ma hanno cause e trattamenti differenti.
3. Come sgonfiare le emorroidi esterne rapidamente?
Si possono usare impacchi freddi, pomate antinfiammatorie, evitare lo sforzo durante la defecazione e seguire una dieta ricca di fibre. Nei casi più gravi, è utile una valutazione specialistica.
4. Chi esegue l’intervento per le emorroidi a Roma?
A Roma, l’intervento per le emorroidi viene eseguito dal Dott. Marcello Gasparrini, specialista in chirurgia generale con consolidata esperienza nelle tecniche mini-invasive.