Indica, molto genericamente, un processo infiammatorio del canale anale, spesso coinvolgente, oltre l’anoderma, anche l’adiacente mucosa del retto (proctite) e la cute intorno all’ano (dermatite perianale e parineale). Le cause sono imputabili ad allergie (dermatiti da contatto scatenate dagli indumenti o da detergenti o preparati farmaceutici), abuso o uso improprio di “creme antiemorroidarie” (automedicazione), infezioni varie (batteriche, virali o fungine), fattori meccanici (sports come equitazione, ciclismo, ecc. o rapporti sessuali non convenzionali). Una cattiva pulizia della zona predispone alle aniti, ma anche l’igiene eccessiva può stressare i tegumenti o indebolirne le difese, con facile attecchimento di infezioni. La diagnosi richiede esperienza, incorrendo spesso in confusioni con “sindromi emorroidarie o ragadi”, ma a volte con malattie ben più gravi (condilomatosi o tumore di Paget); a volte sono necessari esame delle feci (anche per parassiti e loro uova), coprocultura e tamponi per germi e/o miceti; inoltre, spesso, è opportuno un consulto dermatologico. In ogni caso è meglio rivolgersi a uno Specialista particolarmente esperto.
Anite o prurito anale
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